I sistemi di evacuazione sonora

Gli impianti ad evacuazione sonora (EVAC) svolgono il compito di diffondere messaggi di emergenza, ed eventuale evacuazione, in ambienti quali ospedali, industrie, centri commerciali, scuole, ecc. Tali impianti possono essere installati anche in ambienti caratterizzati da un altissimo rumore di fondo e potenzialmente esplosivi (ATEX).

Gli impianti di evacuazione sonora sono sistemi avanzati che adempiono alle normative EN 54-16 ed EN 54-24 ed hanno la capacità di autodiagnosi continua dei propri componenti e ridondanza totale: anche il guasto di una o più parti non pregiudica la diffusione del messaggio di emergenza.

Negli ambienti con grande presenza di pubblico un impianto Evac è indispensabile per garantire un sistema di diffusione sonora e di allarmi in grado di gestire le emergenze grazie a un’evacuazione guidata.
Questi impianti possono inoltre essere utilizzati, oltre che per diffondere messaggi di allarme, anche per altre comunicazioni sonore in condizioni ordinarie come musica o annunci. Va da sé che in caso di allarme la priorità massima spetta ai messaggi di emergenza.

In linea di principio la decisione di installare un impianto Evac di diffusione sonora per evacuazione spetta al proprietario della struttura o al datore di lavoro sulla base della valutazione dei rischi e alla normativa vigente. La valutazione dei rischi viene svolta dal corpo dei Vigili Del Fuoco, che dopo un’analisi in loco rilascia il CPI (Certificato Prevenzione Incendio) sulla base del sopralluogo effettuato.
Esistono tuttavia alcune disposizioni di prevenzione incendi e/o sicurezza sul lavoro che ne richiedono esplicitamente l’installazione per alcune attività.

In particolare, le strutture che devono dotarsi di impianto Evac sono:

  • Attività commerciali di superficie superiore a 400 mq (DM 27/07/2010)
  • Uffici con più di 100 persone (DM 22/02/2006)
  • Locali di pubblico spettacolo (DM 19/8/96)
  • Strutture alberghiere con più di 25 posti letto (DM 9/4/94)
  • Scuole con più di 500 persone (DM 26/8/92)
  • Strutture sanitarie e ospedali (DM 18/9/02)
  • Impianti sportivi con numero di spettatori superiore a 100 (DM 18/3/96)
  • Edifici di interesse storico ed artistico quali musei, gallerie, biblioteche, ecc. (DM 20/5/92 n.569 e DPR 30/6/95 n.418)
  • Stazioni delle metropolitane (DM 11/1/88)}

Manutenzione impianto Evac

La manutenzione degli impianti è stabilita dalla norma tecnica UNI ISO 7240 che fissa lo stato dell’arte in materia di progettazione, installazione, messa in servizio e manutenzione degli impianti EVAC. In particolare essa:

  1. Introduce il concetto di intelligibilità del messaggio di evacuazione
  2. Stabilisce quali sono i descrittori acustici idonei a valutare l’intelligibilità del parlato
  3. Definisce la metodologia di misura da utilizzare in sito per verificare l’intelligibilità dell’impianto EVAC
  4. Fissa la periodicità con cui tale verifica va effettuata

Nel concreto, il descrittore acustico che normalmente si utilizza per misurare l’intelligibilità dell’impianto EVAC è lo STIPA e la verifica del rispetto dei valori minimi previsti dalla norma UNI ISO 7240-19 deve essere eseguita ogni 12 mesi; nella tabella seguente riportiamo quelli che sono i valori soglia per ogni distinta tipologia di descrittore acustico.

Nel 2019 è stata rilasciata a livello europeo la Norma CEI EN 50849 (CEI 79-102) “Sistemi di allarme sonoro per applicazioni di emergenza”.

Tale Norma europea definisce i requisiti di prestazione di sistemi di diffusione sonora impiegati primariamente per fornire informazioni per la sicurezza delle persone in casi di emergenza. Si applica a sistemi di diffusione sonora utilizzati per garantire l’evacuazione rapida ed ordinata di edifici o di aree esterne sia che facciano uso di segnali di allarme o di annunci vocali.
La Norma sostituisce la EN 60849 (CEI  100- 55), eliminando una parziale sovrapposizione nell’ambito di applicazione con analoghe norme afferenti alla protezione attiva contro gli incendi. La Norma CEI EN 50849, infatti, non si applica ai sistemi di allarme sonoro impiegati per l’evacuazione in caso di incendio indipendentemente dal fatto che siano collegati o meno ad un sistema di rilevazione allarme incendio, sistemi per i quali di deve far riferimento a Norme UNI

Durante l’ispezione devono essere verificate:

  • il corretto funzionamento del sistema
  • le condizioni di servizio del sistema rispetto all’ambiente di installazione
  • la presenza delle istruzioni di funzionamento
  • la protezione da accesso non autorizzato

Ogni 12 mesi è necessario controllare che siano soddisfatti i requisiti di intelligibilità del parlato.
Ogni 2 anni, è obbligatorio sostituire le batterie del sistema di evacuazione vocale

La norma EN 60849 è rimasta valida fino a marzo 2020, poi con l'emergenza sanitaria in corso la cosa è passata un po' in secondo piano.

In breve: oltre alla verifica del funzionamento dell'impianto, in una delle due visite viene misurata anche l'intelligibilità e la pressione sonora. Tale operazione prevede che l'impianto venga attivato più volte. Le possibilità sono due: la misura del rumore di fondo durante la normale attività degli ambienti e poi la misura dei livelli sonori dell'impianto acceso ad ambienti deserti (ovvero quando siete chiusi), oppure le misure durante l'utilizzo reale degli ambienti (durante il normale utilizzo degli ambienti).

Le misure sono realizzate da personale formato e certificato con un fonometro certificato e con un apposita cassa audio ed un messaggio audio preregistrato, che va ad utilizzare la banda audio dell'udibile.


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